SIGNIFICATO DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

Ecco come appare la Medaglia Miracolosa . La sua forma è ovale. All’interno, la Vergine ha i piedi appoggiati sul globo terrestre, a indicare che è la nostra Madre del Cielo, ma anche Regina della Terra e di tutto l’Universo. Ella è rappresentata nell’atto di schiacciare la testa del serpente, il diavolo, attentatore degli uomini. Nell’apparizione a santa Caterina, portava alle mani degli anelli con pietre preziose, che sfavillanti, mandavano raggi luminosi di varia intensità. Allora, la Mamma spiegò a Caterina che i raggi rappresentavano le grazie sparse dalla Madonna sulle anime devote, mentre le gemme che restavano spente simboleggiavano le grazie che gli uomini trascurano di chiederle. Attorno al bordo della Medaglia, come una cornice ovale, era stata scritta, in caratteri dorati, questa frase: “O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”. La Madonna ha voluto che questa piccola preghiera fosse ripetuta con frequenza. Sul retro, è raffigurato il monogramma di Maria: la lettera "M" sormontata da una croce con la lettera "I", monogramma di Gesù. La croce è quella di Gesù e Maria è posta ai suoi piedi, perché patisce in unione con Lui. La Medaglia è circondata da una corona di dodici stelle: è la corona della Madre di Dio che, come regina del Cielo e della Terra, ha il potere su tutta la creazione. Tutto ciò che Ella chiede a Dio, Ella ottiene. Sulla base della Medaglia, vi sono i Sacri Cuori di Gesù e di Maria: il primo, circondato da una corona di spine; il secondo, trafitto da una spada. Il simbolismo della Medaglia ci porta a comprendere che è attraverso la conoscenza di Maria che noi veniamo elevati a Suo Figlio ed alla conoscenza delle altre verità della fede. La Madonna, infatti, ha offerto le sue sofferenze in unione a Gesù, affinché possiamo salvarci e raggiungere il Cielo. Portare la Medaglia è testimonianza di una volontà di fedeltà e preghiera che sale a Gesù Cristo, attraverso la mediazione di Maria, la quale può ottenerci ogni grazia. Con la Medaglia, la Vergine ha voluto indicare agli uomini il cammino verso l'eterna beatitudine e il ruolo di Maria nel piano della Salvezza.

LA STORIA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
La Medaglia miracolosa è il dono fatto dalla Madonna all’umile Santa Caterina Labouré, il 27 novembre del 1830. Proprio quella sera, le apparve la Vergine, vestita di un abito di seta bianca, che teneva il mondo tra le mani, stringendolo all’altezza del Cuore. L’immagine era racchiusa in una cornice ovale, come se si delineasse il bozzetto di una Medaglia, contornata da una scritta in lettere d’oro:
“O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”, invocazione allora inusuale.
Poi la cornice ruotò su se stessa e apparve la lettera M sormontata da una croce e, sotto, due Cuori: uno circondato dalla corona di spine, l’altro trafitto da una spada. La Vergine chiese alla giovane novizia di far coniare una Medaglia secondo la visione avuta e di diffonderla in tutto il mondo.
La ragazza avrebbe voluto poter trasmettere almeno la spiegazione dei due simboli, ma le fu detto soltanto: «La lettera M e i due Cuori dicono abbastanza!». Parigi era allora devastata da un’epidemia di colera. Dopo qualche resistenza, la Medaglia fu realizzata da un orafo di Parigi e furono tante le guarigioni e le Grazie di conversione che in pochissimi anni fu necessario coniarne milioni di copie.
Il quotidiano La France, nel 1835, già sosteneva che quel piccolo oggetto sacro era diventato «uno dei più grandi segni della Fede, degli ultimi tempi». E quando, nel 1854, Pio IX definirà il dogma dell’Immacolata Concezione, riconoscendo che «era una verità tenacemente custodita nel cuore dei fedeli», potrà fondarsi anche sul fatto che c’erano già almeno dieci milioni di cristiani che ne portavano sul cuore la Medaglia Miracolosa.
A Parigi, al numero civico 140 di Rue Du Bac, c’è un Santuario, nel quale si trova la Cappella della Medaglia Miracolosa: non è molto distante dal Louvre ed è comodamente raggiungibile mediante la metropolitana che ha una delle sue fermate proprio a Rue Du Bac. 
La Cappella della Medaglia Miracolosa attira ogni anno un milione di pellegrini, persone di ogni razza e colore, che vengono qui, nel cuore di Parigi, a cercare una risposta ai loro problemi esistenziali, a chiedere Grazie alla Madre che tutto sa e comprende e con cui ci si può sfogare come soltanto con una madre è possibile fare, nel più assoluto silenzio, in un clima di grande fervore e raccoglimento.
È il mistero di Rue du Bac, un mistero che nasce 182 anni fa, dalle apparizioni della Santa Vergine a una giovane novizia delle Figlie della Carità di SAn Vincenzo de’ Paoli, Caterina Labourè, a cui la Madonna affidò la realizzazione di una Medaglia chiamata “Miracolosa” che, da quasi due secoli ormai, ha conquistato con le sue innumerevoli Grazie e prodigi il mondo intero.
La stessa Caterina Labourè, così racconta la storia delle apparizioni: «Venuta la festa di San Vincenzo (19 luglio 1830) la buona Madre Marta (direttrice delle novizie) ci fece alla vigilia un'istruzione sulla devozione dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna. Questo mi accese un gran desiderio di vedere la Santissima Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere in quella stessa notte la mia buona Madre Celeste: era tanto tempo che desideravo vederla. Essendoci stato distribuito un pezzettino di tela di una cotta di San Vincenzo, ne tagliai una metà e l'inghiottii. Cosi mi addormentai col pensiero che San Vincenzo mi avrebbe ottenuto la Grazia di vedere la Madonna.
Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome: “Suor Labouré! Suor Labouré”. Svegliatami, guardo dalla parte donde veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto, tiro la cortina e vedo un Fanciullo vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: “Vieni in cappella; la Madonna ti aspetta”.
Il Fanciullo mi condusse nel presbiterio, dove io mi posi in ginocchio, mentre il Fanciullino rimase tutto il tempo in piedi. Parendomi il tempo troppo lungo, ogni tanto guardavo per timore che le suore vegliatrici passassero dalla tribuna. Finalmente giunse il sospirato momento. Il Fanciullino mi avverti, dicendomi: “Eccola Madonna, eccola!”. Sentii un rumore come il fruscio di vesti di seta venire dalla parte della tribuna, presso il quadro di San Giuseppe, e vidi la Santissima Vergine che venne a posarsi sui gradini dell'altare dal lato del Vangelo.
Dire ciò che provai in quel momento e ciò che succedeva in me, mi sarebbe impossibile… Io, guardando la Santissima Vergine, spiccai allora un salto verso di Lei, ed inginocchiandomi sui gradini dell'altare, appoggiai le mani sulle ginocchia di Maria... Fu quello il momento più dolce della mia vita…
“Figlia mia - mi disse la Madonna - Dio vuole affidarti una missione. Avrai molto da soffrire, ma soffrirai volentieri, pensando che si tratta della gloria di Dio. Avrai la Grazia; dì tutto quanto in te succede, con semplicità e confidenza. Vedrai certe cose, sarai ispirata nelle tue orazioni, rendine conto a chi é incaricato dell'anima tua...”.
Quanto tempo restassi con la Madonna, non saprei dire: tutto quello che so è che, dopo di avermi lungamente parlato, se ne andò scomparendo come ombra che svanisce, dirigendosi verso la tribuna, per quella parte da cui era venuta. Tornata a letto, sentii suonare le due e non ripresi più il sonno».
Il 27 Novembre dello stesso anno, alle 17,30, Caterina ha una nuova visione durante la meditazione in cappella: vede come due quadri animati che le passano davanti in dissolvenza incrociata. Nel primo, la Santa Vergine è in piedi su una semisfera (il globo terrestre) e tiene tra le mani un piccolo globo dorato. I piedi di Maria schiacciano un serpente. Nel secondo, dalle sue mani aperte escono raggi di uno splendore abbagliante. Nello stesso tempo Caterina ode una voce, che dice: “Questi raggi sono il simbolo delle Grazie che Maria ottiene per gli uomini”.
Poi un ovale si forma attorno all’apparizione e Caterina vede scriversi in un semicerchio questa invocazione, prima sconosciuta, in lettere d’oro: “O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te”.
Subito dopo l’ovale della Medaglia si gira e Caterina ne vede il rovescio: in alto una Croce sormonta la M di Maria, in basso due Cuori, l’uno incoronato di spine, l’altro trapassato da una spada. Caterina ode allora queste parole: “Fai coniare una Medaglia, secondo questo modello. Coloro che la porteranno con Fede riceveranno grandi Grazie”.
Caterina riferisce al suo confessore, il Padre Aladel, la richiesta fatta dalla Madonna circa la Medaglia, ma il Sacerdote reagisce negativamente ed intima alla novizia di non pensare più a queste cose.
Qualche mese più tardi, pronunciati i voti, Suor Caterina Labourè viene inviata al ricovero di Enghien per curare gli anziani. La giovane suora si mette al lavoro, ma una voce interiore l’assilla continuamente: “Si deve far coniare la Medaglia”. Suor Caterina ne riparla al suo confessore.
Intanto nel febbraio del 1832 scoppia a Parigi una terribile epidemia di colera, che provocherà più di 20.000 morti. In giugno le Figlie della Carità cominciano a distribuire le prime 2.000 Medaglie, fatte coniare da Padre Aladel. Le guarigioni si moltiplicano, come le protezioni prodigiose e le conversioni spirituali. Il popolo di Parigi comincia a chiamare la Medaglia “Miracolosa”.
Nell’autunno 1834 c’erano già più di 500.000 Medaglie. Un anno dopo ne circolavano più di un milione. Nel 1839 la Medaglia veniva diffusa in più di dieci milioni di esemplari, e alla morte di Suor Caterina, nel 1876, si contavano più di un miliardo di Medaglie!

 

Grandi personaggi si sono affidati in oltre 185 anni di storia ad un oggetto piccolo ma preziosissimo, capace di proteggere chi lo indossa e di celebrare occasioni davvero speciali.Madre Teresa di Calcutta, devota della Medaglia Miracolosa, si reca nella cappella dove sono avvenute le apparizioni della Madonna e chiede 30.000 medaglie: durante tutta la sua attività di missionaria le distribuisce a chi la incontra come simbolo di amore e protezione.Usain Bolt, l’uomo che detiene il record mondiale di velocità nei 100 metri piani e che per primo è sceso sotto la soglia dei 10 secondi indossa ad ogni gara la Medaglia Miracolosa.Arsené Heitz, grafico di origine alsaziana, vince nel 1950 il bando del Consiglio d’Europa per il disegno della bandiera dell’Unione Europea. Per sua stessa ammissione, per il bozzetto il giovane designer si ispirò alla Medaglia Miracolosa che portava al collo.

PREGHIERA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA: UN CULTO ININTERROTTO DA OLTRE 180 ANNI

Durante l’apparizione, Caterina Labouré riceve da Maria stessa l’ordine di coniare la medaglia.Fa’ coniare una medaglia su questo modello, le persone che la porteranno al collo con fiducia, riceveranno grandi grazie!Dopo qualche resistenza Caterina, ormai divenuta suora, riesce a distribuire le prime medagliette con l’aiuto delle consorelle e di Padre Aladel, confessore di Caterina.

 

La Supplica alla Madonna Miracolosa

Questa preghiera viene recitata soprattutto il giorno in cui ricorre la festa liturgica della Medaglia, cioè il 27 Novembre.Il testo, recitato con fede, invoca l’intercessione di Maria, che ha espressamente richiesto la coniazione della medaglia alla giovane Caterina Labouré.O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, che, mossa a pietà delle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta cura prendi alle nostre pene e quanto ti adoperi per allontanare da noi i castighi di Dio e ottenerci le sue grazie, soccorrici in questa presente nostra necessità e concedi le grazie che ti domandiamo.Ave Maria.O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te. (3 volte)O Vergine Immacolata, che ci hai fatto dono della tua Medaglia, quale rimedio a tanti mali spirituali e corporali che ci affliggono, come difesa delle anime, medicina dei corpi e conforto di tutti i miseri, ecco che noi la stringiamo riconoscenti sul nostro cuore e ti domandiamo per essa di esaudire la nostra preghiera.Ave Maria.O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te. (3 volte).O Vergine Immacolata, che hai promesso grandi grazie ai devoti della tua Medaglia, se ti avessero invocato con la giaculatoria da te insegnata, noi, pieni di fiducia nella tua parola, ricorriamo a te e ti domandiamo, per la tua Immacolata Concezione, la grazia di cui abbiamo bisogno.Ave Maria.O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te. (3 volte).

Altre preghiere e riti legati alla Medaglia

Fin dal suo esordio la Medaglia ebbe un enorme successo, poiché protesse la popolazione parigina allo scoppio di una aggressiva epidemia di colera nel 1832.Negli anni seguenti coloro che si sono affidati a questo oggetto sono stati colmati di grazie. Anche alcuni grandi personaggi sia laici che religiosi del nostro secolo si sono affidati a questo segno, da Madre Teresa a Usain Bolt.Anche Papa Giovanni Paolo II, visitando la Cappella di Rue du Bac nel 1980, per i 150 anni dalle apparizioni, espresse la sua personale preghiera alla Madonna della Medaglia.“Ave o Maria, nella gloria di tuo Figlio, non cessi d’intercedere per noi, poveri peccatori. Vegli sulla chiesa di cui tu sei madre. Vegli su di ognuno dei tuoi figli. Ottieni da Dio, per noi, tutte quelle grazie che simboleggiano i raggi di luce che si irradiano dalle tue mani aperte.L’unica condizione è che noi osiamo chiedertelo, che noi ci avviciniamo a te con la fiducia, il coraggio, la semplicità di un bambino. È così che ci conduci incessantemente verso il tuo Figlio divino.In questo luogo benedetto, voglio ripeterti, oggi, la fiducia, l’affetto profondissimo di cui tu mi hai sempre fatto grazia. Totus tuus. Vengo come pellegrino, dopo tutti quelli che sono venuti in questa cappella in 150 anni, come tutti i cristiani che si accalcano qui ogni giorno per esprimerti la loro gioia, la loro fiducia e le loro suppliche.Ti consacriamo le nostre forze e le nostre disponibilità per servire il disegno di salvezza operato da tuo Figlio. Ti preghiamo affinché, grazie allo Spirito Santo, la fede si approfondisca e si affermi in tutto il popolo cristiano, affinché la comunione vinca tutti i germi di divisione, affinché la speranza si ravvivi presso coloro che sono scoraggiati.Noi ti preghiamo in particolar modo per le anime consacrate, per i padri e le madri di famiglia, per i bambini e i giovani, per gli anziani. Ti preghiamo per quelli che soffrono per una difficoltà particolare, fisica o morale, che conoscono la tentazione dell’infedeltà, che sono corrosi dal dubbio in un clima di scetticismo, per quelli che sono perseguitati a causa della loro fede.Ti affidiamo l’apostolato dei laici, il ministero dei sacerdoti, la testimonianza dei religiosi. Ti preghiamo perché la chiamata alla vocazione sacerdotale e religiosa sia ampiamente sentita e seguita, per la gloria di Dio e la vitalità della Chiesa in questo paese, e nei paesi che aspettano sempre un aiuto missionario.O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te.”– Dal discorso di Giovanni Paolo II durante la visita pastorale a Parigi e Lisieux, Libreria Editrice Vaticana, 1980 –