NOTTE DI NATALE
Era la notte di Natale. Nella calma ovattata della foresta, la neve scendeva copiosa e rendeva ancora più profondo il silenzio. Nella baita, la calda luce del camino, disegnava sul muro
strane forme e nel lettino, sotto una calda coperta, Luca ascoltava la favola di Natale che il nonno gli stava raccontando: “Vedi Luca, devi sapere che le stelle non sono nate senza un motivo.
Tantissimi anni fa, in una notte come questa, un bambino più o meno della tua età, guardava fuori dalla finestra. Era una notte buia e silenziosa e il cielo era
nero e scuro, non c’era neanche la luna, perché non esisteva. Quel bambino si sentiva solo, ma tanto solo, così solo che espresse un desiderio con una tale forza che si alzò un forte vento e
tantissimi dei fiocchi di neve che scendevano, come in questo momento, volarono nel cielo, riempendolo di puntini bianchi e la luna comparve per la prima volta nella sua storia per proteggerli.
Da quel momento tutti gli uomini guardarono le stelle quando volevano esprimere un desiderio. Tornando a quel bambino, pochi minuti dopo la comparsa delle stelle, sentì grattare alla sua porta,
la aprì e vide davanti all’uscio una cesta e nella cesta, un cagnolino infreddolito che lo fissava con i suoi occhioni. Da quel momento, quel bambino non si sentì mai più solo, neanche per un
istante”. Il nonno fissò Luca per vedere se si era addormentato, il bambino invece era attento e lo fissava a sua volta. Distolse lo sguardo e lo rivolse alla finestra. La neve scendeva sempre
più fitta. Luca guardò ancora il nonno: “Anch’io nonno ho il mio desiderio. Vorrei che ogni anno della mia vita, in questa notte, tu mi racconti una fiaba!”. Il nonno sorrise intenerito e una
lacrima spuntò nei suoi occhi. Luca era in piedi davanti alla finestra del suo appartamento. Era la notte di Natale. I suoi figli, alle sue spalle, stavano aprendo i pacchi con gran foga. Luca
fissava tra i fiocchi di neve e il suo pensiero vagava nella folla dei suoi ricordi, quando il suo sguardo cadde sulla strada, dove alla luce bianca di un lampione, un vecchio mendicante stava
controllando nella spazzatura: forse sarebbe riuscito a trovare la sua cena?! Come se sentisse lo sguardo di Luca addosso, si voltò verso di lui e sorrise, Luca ricambiò il sorriso, senza
rendersi conto del perché. In quell’istante si sentì tirare la stoffa dei pantaloni: “Papà, papà guarda che bello il mio garage nuovo!”. Luca accarezzò la testa di suo figlio e ritornò con lo
sguardo alla strada, ma anche se erano passati solo pochi secondi, il mendicante era scomparso. Fu in quell’istante che la favola più bella che aveva mai sentito comparve nella sua mente.
Fonte non specificata