NOTIZIA PRESA DAL MATTINO DI OGGI 24 OTTOBRE 2015

CASERTA - Cautela. Fino alla tarda serata di ieri, era la parola che più di altre ha riecheggiato tra le navate della chiesa abaziale di San Martino Vescovo, a Macerata. Sarà l’istituto di Medicina Legale dell’ospedale «Sant’Anna e San Sebastiano» di Caserta a stabilire la natura del liquido trasparente che sarebbe fuoriuscito dagli occhi della statua di una madonna posizionata nel cimitero della città, in via Martiri di Cefalonia; la scultura (nella foto), di gesso e alta circa un metro, campeggiava di fronte alla tomba di un bambino di Caturano, morto nel 2007 in circostanze tragiche.

Ad accorgersi della presunta lacrimazione è stato, nel pomeriggio, il custode del luogo di sepoltura, Giuseppe Ograzio; l’uomo, sbalordito, ha subito avvisato il parroco don Rosario Ventriglia.

L’abate curato, per evitare che la vergine cadesse in balìa dei curiosi, ha disposto che la statua fosse trasferita in sagrestia; dell’episodio è stato avvertito il vescovo di Capua, Salvatore Visco. A pochi don Rosario ha permesso l’ingresso nella stanza; tra questi, il sindaco Stefano Cioffi, il capo della polizia municipale Stanislao Veccia, il comandante della stazione dei carabinieri Baldassarre Nero e il padre del bambino, apparso, secondo alcuni testimoni, alquanto scettico. Nero, con un tampone sterile, ha raccolto alcune gocce del liquido e ne ha disposto le indagini chimico-fisiche. Non appena la notizia si è diffusa, una folla di fedeli si è assiepata sulle scale dell’abazia e qualcuno ha cominciato a pregare. «Occorre prudenza», ha commentato Cioffi all’uscita della chiesa.