GIOVEDI 5 MARZO 2015
E’ un’antica abitazione scavata nella roccia, del primo secolo dopo Cristo. Era abitata da una famiglia umile, a giudicare dagli oggetti ritrovati, una famiglia in cui il padre si chiamava Giuseppe e la madre Maria: in questo posto, secondo la ricostruzione di un archeologo inglese, sarebbe nato e sarebbe stato allevato Gesù.
La capanna di
pietra si trova a Nazareth e a testimonianza della sua origine sacra, secondo l’archeologo Ken Dark, c’è il fatto che i bizantini prima e i crociati poi eressero intorno a questo luogo una
chiesa. Qui furono anche costruite due tombe, una delle quali in epoca bizantina fu ritenuta appartenere a Giuseppe.
Gli scavi sono
andati avanti per nove anni, a partire dal 2006. Dark, professore alla University of Reading, e la sua equipe hanno identificato il sito in base a una testimonianza del 698 dopo Cristo, del
monaco irlandese Adamnano di Iona: scrisse Adamnano in “De locis sanctis” che la casa di Gesù di Nazareth, dove “il Signore trascorse la sua infanzia”, si trovava vicino a due tombe e sotto a una
chiesa. Secondo l’antica testimonianza del VII secolo, la casa di Cristo era collocata esattamente sotto a un tempio di fronte alla chiesa dell’Annunciazione.
Nella strada
identificata, gli archeologi di Dark non hanno trovato una chiesa, ma un convento, eretto però proprio su una chiesa presente all’epoca in cui Adamnano scriveva la sua cronaca. Per questo motivo
i lavori di scavo si sono concentrati proprio in quel punto. Nella piccola abitazione in pietra sono stati trovati alcuni utensili da cucina databili intorno al primo secolo dopo Cristo, e due
tombe, così come raccontava la nota del 670 dell’abate dell’isola di Iona.